… ed ecco rispuntare il ‘Progetto Scuola con Leonora e Gualfredo’ per parlare ai giovani dei grandi ideali che andrebbero perseguiti anche oggi.

Questo 2022 sta per finire e, nemmeno a dirlo, già la mente corre ai propositi per il nuovo anno con la speranza che il 2023 sia un anno migliore e possa portare tante soddisfazioni.

Immersa in questo groviglio di pensieri, d’un tratto, si è fatto strada in me, un’idea che primeggiava su tutte le altre: riprendere il lavoro sul ‘Progetto scuola con Leonora e Gualfredo’.

Ci lamentiamo sempre tutti che i veri valori della vita vengono ignorati dai più e, fondamentalmente è anche vero ma cosa facciamo poi per fare cambiare le cose? Il più delle volte nulla immersi nella credenza che siamo troppo piccoli ed insignificanti per contrapporci ad un problema tanto oneroso.

Ma se tutti ci trinceriamo dietro il ‘non posso farci nulla’ come potranno cambiare le cose?

Proprio per rispondere in positivo a questa domanda nasce il ‘Progetto scuola con Leonora e Gualfredo’. Nato nell’ormai lontano 2018 a seguito della stampa del mio libro “Leonora e Gualfredo – una storia d’Amore”, per varie vicissitudini e cambiamenti nella mia vita, è stato sospeso.

A presentare questo progetto il prossimo video che vede l’intervento della D.ssa Donatella Taverna, antropologa ed autrice della prefazione del libro:

L’Incontro con i giovani nei propositi per il nuovo anno

È chiaro che il progetto doveva essere testato quindi, il 9 maggio 2019, ho provveduto, dopo aver chiesto la collaborazione dell’Insegnante di Lettere, a presenziare dinanzi ai ragazzi della I^ liceo del Collegio San Giuseppe di Torino.

I ragazzi erano già pronti ad addormentarsi pensando ad una presentazione noiosa ed anche un po’ moralista e invece… nei primi minuti del mio intervento, hanno subito capito che quella cui stavano assistendo sarebbe stata una chiacchierata interattiva, amichevole e stimolante.

Alla fine del tempo concesso, le loro domande continuavano a fluire ma, chiedendo scusa, ho dovuto chiudere. Ho donato ad ognuno di loro una copia del libro con la promessa da parte di tutti che l’avrebbero letto.

Alla mia richiesta di stilare poi una mini recensione del libro, hanno subito risposto affermando che ognuno di loro l’avrebbe fatto. A quel punto, l’ultima sorpresa che avevo in serbo per loro: il lavoro avrebbero dovuto farlo di classe e non singolarmente.

Dopo aver avuto l’assenso dell’Insegnante presente, mi hanno promesso che ognuno di loro avrebbe raccontato ai compagni i suoi pensieri e che poi avrebbero lavorato insieme per redigere il testo con le loro impressioni.

propositi per il nuovo anno_Collegio San Giuseppe (TO)

Non posso raccontarvi l’emozione che è scattata in me nel leggere ciò che avevano scritto e che riporto fedelmente:

Il piacere di leggere  e la voglia di scrivere

N. Viali, Leonora e Gualfredo una storia d’amore

Riflessioni  in margine alla lettura di un romanzo che fa pensare.

Leonora e Gualfredo una storia d’amore è veramente un romanzo bello e particolare, che porta il lettore a fare riflessioni che vanno oltre la storia e lo coinvolge  profondamente obbligandolo ad interrogarsi su tanti aspetti importanti della vita.

L’autrice è Nicoletta Viali, giornalista e ricercatrice spirituale, presidente dell’Associazione Culturale “Nati per sorridere”.

Quando l’abbiamo incontrata ci ha presentato il romanzo, ci ha spiegato gli scopi dell’associazione  e noi siamo rimasti particolarmente colpiti quando ci ha detto che “I Nati per sorridere cercano di celebrare la loro vita in ogni piccolo particolare sapendo che nulla e nessuno potrà impedir loro di vivere al meglio il loro percorso”, aggiungendo che è possibile dare un valore speciale ad  ogni piccolo momento della vita imparando ad essere “per” e non “contro”.

Molte persone, purtroppo,  quando decidono di raccontarsi, tendono ad esprimere la loro visione del mondo spiegando di essere “CONTRO”, “contro la guerra, contro l’emarginazione, contro i pregiudizi” quando, invece, bisognerebbe essere “PER”, “per la pace, per l’inclusione, per l’accoglienza”: cambiare punto di vista è il primo passo per vivere meglio con noi stessi e con gli altri.

Nicoletta Viali ci è piaciuta, ci ha convinti e abbiamo iniziato a leggere il romanzo con curiosità.

La Storia

Il romanzo presenta due storie: una ambientata nel nostro tempo e un’altra in un’epoca lontana, nel 1400, sullo sfondo del Canavese, in un bel castello di Montalto Dora.

La storia ambientata nel nostro tempo narra di Luca (un sognatore) e Sandra (concreta ed eccessivamente attaccata ai soldi), conviventi, non più innamorati e costantemente impegnati a discutere su tutto.

Il romanzo si apre con la scena in cui Sandra, invitando Luca ad “andare a cantare in un altro cortile”, tira fuori dall’armadio due sacchi neri in cui aveva messo la sua roba, li sbatte sul pianerottolo, poi spinge lo stesso Luca fuori dalla porta intimandogli di non tornare mai più.

A Luca non resta che andare a vivere dalla madre nella casa di famiglia dove viene accolto con l’affetto di sempre. Nella sua vecchia camera rievoca i sogni del passato, rivive sensazioni dimenticate, riflette e si domanda se veramente esista il  grande Amore, simile a quello narrato nei poemi cavallereschi.

Il grande amore, gli dice la madre, esiste, ma non è possibile cercarlo; avviene e basta. E’ come un fulmine che non si sa quando arriverà, non si sa dove colpirà, ma certamente deve colpire un uomo e una donna nello stesso istante, se manca la contemporaneità nell’innamoramento, il rischio è che uno rimanga incenerito… proprio come è successo a lui.

Luca, “incenerito”, riprende a frequentare i vecchi amici, primo fra tutti, Andrea, il suo amico d’infanzia, che è come un fratello, poi conosce Giulia, una ragazza che prova i suoi stessi sentimenti e le sue stesse emozioni.

In seguito Luca, Andrea, Giulia e Sergio decidono di mettere in scena uno spettacolo teatrale prendendo spunto dalla storia d’amore di Leonora e Gualfredo.

La storia narra di Leonora, diventata, per volontà dei genitori, moglie di Astolfo, un vecchio ricco. Un giorno Leonora conosce un giovane cavaliere costretto a chiedere ospitalità perché il suo cavallo si è ferito. I due cominciano a conoscersi e passano molto tempo insieme fino a quando il marito scopre la relazione  e fa rinchiudere in cella il cavaliere.

La storia ha, però, un lieto fine perché l’anziano marito, comprendendo che l’amore non può essere imposto, lascia libera Leonora (cosa assolutamente insolita, per l’epoca) che potrà vivere felice e contenta con Gualfredo.

L’allestimento dello spettacolo coinvolge intensamente tutto il gruppo, scrivendo il canovaccio, rivivendo la storia, cercando la parole per meglio esprimere i sentimenti dei protagonisti, gli aspiranti attori sono costretti ad analizzare anche i loro sentimenti, il loro modo di vivere e, in qualche modo, la vicenda del bel cavaliere trasforma la loro vita. Andrea, innamorato da sempre di Giulia, capisce una buona volta di non essere corrisposto e si rassegna. Luca e Giulia riescono finalmente a trovarsi e vivono felici e contenti.

Propositi per il nuovo anno_Liceo Collegio San Giuseppe Torino

Le conclusioni

Quando abbiamo terminato la lettura, l’idea iniziale era quella di ispirarci alla storia di Leonora e Gualfredo e provare a inventarne un’altra, magari accompagnandola  anche con la musica, poi, quando abbiamo iniziato a parlarne, ci siamo appassionati alla discussione,  abbiamo scoperto che ci piaceva  più commentare che inventare e abbiamo cominciato a prendere appunti, cercando di  mettere in ordine tutte le riflessioni che ci venivano in mente.

Le più semplici: Sandra è troppo attaccata ai soldi e lo sguardo sempre e solo rivolto al portafoglio le impedisce di comprendere tante piccole cose che potrebbero renderla meno nevrotica. Luca è un sognatore, simpatico e tenero, ma ha capito solo una parte della semplice legge della quotidianità: è vero che i soldi non fanno la felicità, ma la mancanza di denaro annulla tante prospettive e rende molto amara l’esistenza. Tutti abbiamo amato Leonora e Gualfredo, ci è stato simpatico anche Astolfo, ma ci è parso il meno reale. La cronaca, registrando lo spaventoso aumento di femminicidi,  purtroppo, ci insegna che oggi, forse più di ieri, non è consentito  ad una donna “cambiare idea”, neanche in situazioni gravi.

Nel romanzo abbiamo trovato delle osservazioni che ci hanno suggerito di andare oltre la bella storia d’amore tra Luca e Giulia e tra Leonora, Gualfredo e qual sant’uomo (forse) di Astolfo.

Avevamo visto da poco la trasposizione cinematografica de “La coscienza di Zeno”, in cui il bizzarro, ma affascinante protagonista  offre al lettore battute e riflessioni che lasciano il segno, come , ad esempio:

“Tanti a questo mondo apprendono soltanto ascoltando se stessi o almeno non sanno apprendere ascoltando gli altri” e “La vita attuale è inquinata alle radici. L’uomo s’è messo al posto degli alberi e delle bestie ed ha inquinata l’aria, ha impedito il libero spazio. Può avvenire di peggio”.

… ci è sembrato di trovare delle risposte che sarebbero state utili a Zeno, ma soprattutto agli interrogativi che le parole di Zeno ci avevano lasciato.

Nel prologo, l’autrice scrive:

“Il vuoto è padrone del mondo (…)

Sogno un mondo in cui cuore, mente, anima possano riequilibrarsi in un unico armonico che, anziché perdersi e disperdersi nel vuoto, galleggi serenamente … con la consapevolezza che ovunque andrà sarà sereno”.

(anche se, talvolta, la mente è traditrice e il cuore non è più di moda)

Nel prologo, infine, abbiamo trovato parole  che vorremmo stampare sulle nostre magliette:

“Cuore, mente ed anima.

Sentimenti, ragione ed intuito.

Amore, saggezza e comprensione profonda”

Sono i valori più importanti che devono essere un progetto di vita, per un amore, una professione, una vita in solitudine o in mezzo ad una folla cosmopolita. Sempre!

Appunti degli studenti della I Liceo Scientifico – Collegio San Giuseppe (TO)

rielaborati e trascritti da Beatrice Gianni e Stefano Zappino