La vita va vissuta lontano dal paese: si profitta e si gode e poi, quando si torna, come me a quarantanni, si trova tutto nuovo. Le Langhe non si perdono. (Cesare Pavese)

Scrivere di luoghi e prodotti tipici è un compito arduo soprattutto se si vuol cercare di passare, attraverso le parole, la loro bellezza e la loro essenza nella loro unicità.

Esistono luoghi che sembrano creati apposta per divenire scenario di un sogno e la loro poesia si esprime anche con i prodotti che di quei luoghi sono tipici e, perché no, ambasciatori nel mondo.

In un panorama caratterizzato da morbide e verdi colline, su cui la mano dell’uomo con il suo lavoro disegna linee di incantevoli filari di viti, la bellezza e l’ unicità di Langhe, Roero e Monferrato, sono state riconosciute da sempre al punto che, nel 2014, questi luoghi sono divenuti per decisione dell’ Unesco, parte integrante del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Langhe e Monferrato Vini

Sulle dolci colline di Langhe, Roero e Monferrato è ora di vendemmia ed in un paesaggio quasi di sogno reso etereo da una leggera nebbiolina che lontano distorce i contorni, tra gli ordinati filari, operose mani ruvide esprimono tutta la loro delicatezza nel cogliere grappoli ricchi di acini rigonfi che, prestissimo, giungeranno in cantina dove potranno donare il loro prezioso contenuto.

Le viti offrono volentieri i loro frutti a chi, in tutto il tempo dell’anno, si occupa di loro con amore e perseveranza per curarle e difenderle poi, a fine raccolta, le loro foglie, pian piano, assumeranno colori indescrivibili dal giallo oro al rosso che faranno di ogni singola collina uno spettacolo irripetibile e quanto mai poetico per poi cadere, quasi a spogliarsi per il sonno invernale.

Langhe, Roero e Monferrato terre votate alla viticoltura

L’allevamento della vite, in Langhe, Roero e Monferrato è tradizione antichissima i cui segreti vengono tramandati di generazione in generazione per ottenere ancor oggi vini eccelsi conosciuti in tutto il mondo per le loro caratteristiche organolettiche: i loro profumi, i loro colori, i loro gusti e retrogusti caratterizzati da sentori di frutti e fiori.

Questi angoli di Piemonte sono noti per i loro vini, rossi e bianchi, corposi e leggeri. Eccone un breve elenco dei più rinomati:

Vini Rossi:

Barbera, Barolo, Bonarda, Dolcetto, Grignolino, Nebbiolo, Pelaverga, Freisa e Brachetto.

Vini Bianchi:

Arneis, Chardonnay, Favorita, Moscato.

L’ abbinamento di una ricetta della tradizione con il vino più indicato!

Qui in Agriturismo, siamo fieri di poter fare gustare ai nostri ospiti i migliori piatti della più sana tradizione piemontese e, con l’intento di mantenere intatti gusti e profumi tanto graditi ai nostri avi, abbiamo selezionato vini DOC e DOCG delle nostre zone da poter abbinare alle nostre ricette.

Abbiamo selezionato i vini prodotti dalle migliori cantine di zona per offrire sempre il meglio dei vini più rinomati ed anche vere e proprie rarità provenienti esclusivamente da vitigni autoctoni del territorio.

Siamo però anche in grado di consigliare accostamenti di gusti e profumi in un’ottica assolutamente moderna in grado di stupire favorevolmente anche i palati più fini ed esigenti.

Scrivere di luoghi e prodotti tipici – Esempio di abbinamento

Agnolotti alla Piemontese e Ruché DOCG

In cucina

Che gli Agnolotti siano un piatto tipicamente piemontese è risaputo ma perché si chiamino proprio così a nessuno è dato sapere; le leggendarie storie in cui si cerca di dare un’etimologia certa al nome sono tantissime.

Una di queste leggende, parla di un cuoco monferrino, Angiolino che, sul finire del Medio Evo, diffuse questo tipo di pasta ripiena e che prenderebbe il nome dal suo soprannome ‘Angelotu’ da cui agnelotto ed in seguito agnolotto.

La versione  che ci piace maggiormente si riferisce ad un manuale di cucina del 1814, ‘La nuovissima cucina economica’ in cui compare per la prima volta la ricetta degli agnolotti. Autore del libro un cuoco che ha girato per tutta Europa con l’intento di perfezionare sempre più le sue ricette per accontentare i gusti dei nobili per cui prestava servizio ed il suo nome era Vincenzo Agnoletti.

Da non confondersi con i ravioli che hanno forma e ripieno diversi, gli agnolotti sono un tipo di pasta fresca all’uovo con un ripieno composto da vari tipi di carne.

Nel nostro Agriturismo, gli agnolotti hanno un posto di riguardo e vengono serviti nelle versioni classiche al ragù ed al sugo d’arrosto oppure conditi con burro e salvia.


In cantina

Il Ruché di Castagnole Monferrato è un vino prezioso che ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata (Doc) nel 1987. Nel 2010, grazie al suo prestigio, è stata concessa  la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG).

Il Ruché viene prodotto a Castagnole Monferrato e pochi comuni limitrofi:

  • Grana,
  • Montemagno,
  • Portacomaro,
  • Refrancore,
  • Scurzolengo
  • Viarigi.

ed è ricavato dai frutti di un vitigno autoctono tra i più rari del Monferrato astigiano.

È dotato di un bel colore rosso rubino con riflessi violacei che tendono al granata con l’invecchiamento. Ha sapore caldo ed un profumo intenso e persistente con aroma leggermente fruttato.

A tavola

All’Agriturismo, Chef e Sommelier non hanno dubbi: con gli Agnolotti alla Piemontese consigliano l’abbinamento con il Ruché di Castagnole Monferrato DOCG. In zona, il Ruché è da sempre il vino delle grandi occasioni, da bere nei momenti importanti con famigliari ed amici.

Il Ruché viene consigliato anche in abbinamento ad altre portate di carne, alla selvaggina. Delizioso anche in accostamento ai formaggi saporiti di media-alta stagionatura come il Castelmagno o le Tome d’Alpeggio.

La temperatura di servizio del Ruchè è quella classica dei rossi strutturati: 18-20 gradi C°.

Conclusioni

Scrivere di luoghi e prodotti tipici è difficoltoso ma dà la soddisfazione di rendere a parole profumi, gusti e bellezza.

Molto gratificante è altresì scrivere di un antico sapere da tramandare alle nuove generazioni.